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Watchmen tra Superman e il ragionier Fantozzi

Watchmenè un fumetto che destruttura i canoni dei supereroi fino a tornare un classico. In altre parole fonde il latex delle vecchie uniformi per dare vita a un costume tutto nuovo e già sgualcito.

Edizione presa in esame: Watchmen, Moore – Gibbons – Higgins, Planeta deAgostini – Absolute edition, 2009. [Pubblicato per la prima volta nel 1986, 464 pp. Formato: 21,2 x 32 a colori].

In estrema sintesi: ★★★★

«Ho vissuto una vita senza compromessi, ed entro nell’ombra senza rimpianti». dal cap 10

12 albi per 6 protagonisti che vedranno la propria morale sfumare insieme alla loro voglia di combattere il crimine. I vigilanti insonni sul tetto del mondo non sanno più se valga la pena continuare la loro missione o se non sia arrivato il momento di appendere le tutine al chiodo. È una serie che mostra chi si cela sotto la maschera.


I capitoli a fumetti sono intervallati da pagine in prosa con flashback e approfondimenti. L’idea è fornire un quadro più chiaro dell’intera vicenda. La struttura dell’opera cresce di pari passo con la lettura. Il tutto rallenta leggermente la narrazione, ma risulta più ricco di contenuto a corredo.

Alan Moore

Foto scattata da Alastor Genova

Lo sceneggiatore di Watchmen è Alan Moore. Un personaggio controverso e legato ai misticismi di mondi come la magia e la cabala. Nel caso di questa serie di fumetti, un buon riferimento potrebbe essere la scelta stessa del numero degli spillati. Il 12 è un numero sfruttato in molte occasioni, dalla Bibbia ai segni zodiacali. Si cita questo esempio tanto per chiarire come la maggior parte delle sue scelte non siano da considerarsi frutto del caso. Autore di sceneggiature stra-note nel mondo del fumetto, ma anche di libri come Jerusalem pubblicato da Rizzoli nel 2017.

Tra le tante cose scritte da Moore segnalo l’articolo del 5 novembre dedicato al suo V per Vendetta.

Dave Gibbons

Dave Gibbons è un disegnatore prolifico, le sue matite compaiono tra le testate di Lanterna Verde e Judge Dredd, così come in Doctor Who e Star Wars. Le opere che si è scelto di citare per inquadrare il suo tratto sono: Batman bianco & nero (volumi 2 e 3) e il suo contributo a Hellblazer. Entrambi i cicli narrativi dovrebbero essere reperibili anche in edizioni prive di colorazione, perfette per cogliere il suo lavoro senza distrazioni. Nelle sue tavole si possono trovare riferimenti ai fondali di Moebius come agli occhi assassini di Miller. Quale che sia il riferimento che vi troverete, è chiaro come Gibbons si ponga in mezzo tra ciò che è “vecchia scuola” e tutto ciò che è venuto dopo. Il suo lavoro è godibile anche per lettori di fumetti di vecchia data, legati a un mondo fatto di calzamaglie e colori desaturati.

«Siamo tutti delle marionette, Laurie. Io sono una marionetta che riesce a vedere i fili». dal cap 9

John Higgins

Un’opera colorata in precedenza da John Higgins e facilmente riconoscibile è Batman, the Killing joke. Tra quelle completate dopo vi sono alcuni cicli di Before Watchmen. La sua palette in Watchmen è psichedelica e fa largo uso dei colori complementari. Il giallo e il viola così come il rosso e il verde si alternano spesso e volentieri tra queste pagine. Dalle copertine alle pagine interne, la sensazione è quella di leggere un autore contemporaneo uscito per sbaglio da una tipografia anni ’70.

Tutti e tre gli autori sono di origine britannica e hanno contribuito attivamente a dare corpo a quel fenomeno noto come British invasion.

Edizione


L’edizione Absolute della Planeta DeAgostini è notevole. Un cartonato enorme (21x 32 cm) con una carta spessa e dei bei colori. Aderente all’edizione americana in volume unico. 12 volumi racchiusi in un unico grande tomo giallo e nero, cosa chiedere di più?

«È così che succede? Una vita a lottare, senza tempo per gli amici, e alla fine sono solo i nemici a portarci delle rose». dal cap 2

in breve:

Note:

  • Sul mio canale Youtube c’è un video un po’ datato ormai tra quelli “non in elenco”.
  • La copertina di questo post viene dall’anteprima di quel video.
  • Il titolo del post fa riferimento alla doppia natura dei suoi protagonisti, tra l’eroe epico e l’Uomo Comune.
  • Possiedo la copia presa in esame, ma al momento non dispongo della mia libreria, mi ripropongo di tornare a questo articolo e aggiungere altre foto quando potrò.
  • Infine una nota per i vecchi lettori del blog, questo è un articolo creato dalle ceneri di post precedenti sul tema, spero possa soddisfare la curiosità di chi mi ha chiesto: che ne pensi di Watchmen?

  • Le citazioni del fumetto sono consultabili su Wikiquote.

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