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Tu che ne pensi: leggere è importante?

Buonasera lettori,

questa sera ho raccolto un po’ di sfide, perchè in fondo sono genovese e in questi giorni noialtri amiamo decisamente le sfide. (Vd. I miei post precedenti relativi ai recenti fatti di cronaca se per caso non fossi a conoscenza di cosa sia accaduto pochi giorni fa da queste parti Post 1Post 2).

Ho scoperto contemporaneamente l’esistenza di quattro iniziative che parrebbero essere degne di nota

#Socialbookday promosso da libreriamo.it

#unlibroèunlibro promosso dall’Aie (io l’ho trovato sulla pagina de: illibraio.it)

#unamoredilibro promosso dal Corriere della sera

e infine

#GiornataProGrammatica promossa (tra gli altri) da RaiRadio3 e dall’Accademia della Crusca.

Mi sembra evidente che il tema ricorrente sia uno solo e non voglio intasare il blog con interventi ripetitivi, tuttavia ho speso alcune righe su ciascuno di questi eventi, se avete voglia di farmi sapere la vostra al riguardo potete farlo commentando qui sotto, oltre che in un sacco di altri modi, ma questo mi sembra il più semplice .

Purtroppo arrivo in ritardo sul Social Book Day indetto nel 15/10/2014, tuttavia sfrutto questo post per qualcosa di molto simile all’intento del tag proposto da liberiamo: ricordare a tutti quanto sia importante leggere, anche attraverso i social network, quell’Idra tentacolare da cui io stessa, a volte, sono terrorizzata.

Riguardo ad Un libro è un libro avrei diverse cose da dire, ma indovinate un po’? Ne ho scritto qualche mese fa su questo stesso blog, vi lascio il link al post in questione dove mi proponevo proprio di porre l’accento su quanto siano più importanti le storie piuttosto che il supporto su cui le leggiamo. [ Link al post del blog in cui parlo dei libri cartacei vs gli e-book ]L’evento si propone di far scendere l’iva sugli e-book (attualmente al 22%) facendola arrivare al pari del cartaceo (attualmetne al 4%), con le ovvie ripercussioni del caso sul mercato editoriale italiano.

Un amore di libro richiederebbe di parlare del proprio libro preferito; chidere ad un lettore accanito quale sia il suo libro preferito spesso non è una mossa saggia, ho visto omaccioni barbuti struggersi per ore innanzi a una domanda del genere, ponetela con cura, mi raccomando.

Per quanto mi riguarda trovo davvero molto difficile scegliere un libro su tutti gli altri, i miei libri preferiti non sono centinaia, ma individuarne uno su tutti mi sembra sempre, inevitabilmente, ingiusto nei confronti degli altri. Questo credo sia già un modo di rispondere a questo tag, i libri e – lasciatemelo precisare – i fumetti, hanno avuto un impatto travolgente sulla mia vita, sono piuttosto convinta che sarei stata una persona diversa se avessi avuto genitori differenti, se avessi abitato altrove etc, ma la persona che sono è senz’altro stata plasmata anche dalle letture che ho fatto, non ho dubbi su questo.

Per riprendere tutti i tag citati e arrivare alla Giornata Pro Grammatica posso dire che:

Il mio rapporto con la lettura, con le biblioteche, con le librerie prima e con le fumetterie poi mi ha permesso di conoscere persone nuove e mi ha condotto all’università che ho scelto, tutti luoghi piuttosto felici per la grammatica, lontani da emoticon e/o sigle adolescenziali. Da qualche tempo oltre a passare tanto tempo a leggere ho anche scelto di aprire un blog a riguardo e persino un canale Youtube sullo stesso tema, perchè credo sinceramente che condividere questo aspetto della mia vita altrimenti alquanto solitario, sia una cosa estremamente positiva per me, non sò dirvi se questo lo sia anche per voi, sta a voi farmelo sapere, ma credo sia comunque un insieme di fattori che rendano piuttosto chiaro quale sia il mio punto di vista a riguardo.

Inaspettatamente oggi mi ritrovo a dirvi che credo in un sacco di cose, mi sembra quasi di essere una bimba con il naso all’insù davanti ad un cielo stellato, pronta ad esprimere il mio desiderio se solo una stella cadente si mostrasse; non credo in un gran numero di cose in realtà, ma mettiamola così, credo profondamente che leggere sia fondamentale per chiunque, che offra nuovi spunti di conversazione, nuovi sogni, ma soprattutto, ci renda più pieni di parole.

John Keating (Interpretato da un notevole Robin Williams nel film L’attimo Fuggente) ci ricordava che:

qualunque cosa si dica in giro, parole e idee possono cambiare il mondo

Le idee possono davvero cambiare il mondo, ne sono fermamente convinta, ma sono altrettanto convinta che senza le parole giuste nessuno di noi sarà in grado di far palpitare un cuore, di far trattenere un respiro o di cambiare il mondo.

Nel mio piccolo anche io vi offro qualcosa da leggere quasi tutti i giorni e immagino che questo possa essere considerato il mio piccolo contributo alla faccenda.

Leggere il mio blog significa dedicarmi qualche minuto, leggere il mio blog spesso vuol proprio dire avere pazienza e se ne hai avuta, caro lettore, allora ti ringrazio dal profondo del cuore perchè anche leggendo “me” hai già passato qualche minuto della tua giornata a leggere. E allora il mio compito per ognuna di queste iniziative di cui ti ho fatto menzione sarà assolto.

Alla prossima miei affezionatissimi,

la vostra logorroica,

L.

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