Vai al contenuto

Recensione di Capitan Harlock

image

Capitan Harlock di Leiji Matsumoto, Planet Manga/d books/Goen

Trama secondo me: La vicenda è ambientata in un ipotetico futuro; Capitan Harlock è il Capitano di una nave definita “pirata”, l’Arcadia, un enorme incrociatore spaziale armato di tutto punto che per la maggior parte del tempo funge anche da ambientazione alla vicenda. L’equipaggio proviene dagli angoli più remoti dell’universo, ma è ugualmente unito dal loro capitano,e da un unico obiettivo comune che potrebbe essere riassunto con “salviamo la Terra”. La vicenda non ha un ritmo uniforme e non viene trattata l’intera vita del Capitano, bensì alcune tappe del suo viaggio attraverso l’universo e alcune delle più cruente battaglie intergalattiche affrontate; il risultato è simile ad un ritratto cubista, mette sullo stesso piano aspetti che altrimenti non potrebbero essere colti contemporaneamente.

image

I disegni: il tratto di Matsumoto è spesso e arricchito da generose dosi d’inchiostro, tuttavia si adatta perfettamente allo “spazio più profondo” in cui la maggior parte della vicenda è ambientata, l’Arcadia fa bella mostra della versione di Matsumoto del Jolly Roger e la figura stessa del protagonista è ispirata ad alcuni dei bucanieri più noti di tutti i tempi.

 La mia reazione: Non ho letto un’unica volta Capitan Harlock, nè posso dire di poter davvero dare la mia opinione come se lo avessi conosciuto ieri, l’unica cosa che posso fare in questa sede è darvi un voto basato su anni di immersione in questo universo, spero possa essere efficace comunque.
Trovo che Capitan Harlock pur risalendo al 1977 regga molto bene la cosiddetta prova “del tempo”, i disegni sono molto lontani da quelli che conosce chi legge il fumetto giapponese di oggi, ma anche se non avete mai avuto occasione di leggere storie di questo periodo io vi consiglio di provarci. Per gli amanti della fantascienza può essere un passaggio fondamentale per comprendere la fantascienza attuale – visto che molti autori sono stati influenzati da Matsumoto -, a chi invece fosse restìo a leggerlo proprio per via dei temi trattati io posso solo dire che questo è uno dei classici casi in cui può essere positivo cercare di andare oltre, Capitan Harlock è un collage oscuro e forse non immediatamente comprensibile, ma non può essere ignorato da un’amante delle grandi storie. Insomma questa è una delle storie che è stata in grado di trasportami ad anni luce da qui, in un luogo buio e inospitale, facendomi poi tornare con la “tuta spaziale” arricchita di un nuovo strumento per conoscere il mio mondo; Capitan Harlock è uno dei personaggi più carismatici di sempre e rende splendida una lettura che non ha nulla di quello che comunemente potrebbe essere inteso come “inizio” e come “fine”, dategli una chance, rispolverate i volumi da qualche soffitta, e tornerete senz’altro più ricchi di quando siete partiti.

Citazione che mi ha colpito:In conclusione aggiungo una citazione che mi ha colpito particolarmente, non è tratta dal fumetto, ma dalla trasposizione cinematografica del 2013.

image

Voto:8    ★★★★

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *