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Fiabe che con i mocciosi non hanno nulla a che fare

Buonasera signori oggi vi parlerò di fiabe.

Fiabe, sì. Esatto. L’atmosfera non è delle più fiabesche ed io da buona lettrice mi rifugio tra le mie pagine per trovare asilo da tutte le cose poco “luminose” che come italiani dobbiamo affrontare.
Bene, la premessa è evidente, le fiabe per me sono un luogo di evasione da anni immemori e vorrei condividere con voi questa cosa.
Di cosa parlo quando parlo di fiabe? Di fiabe propriamente dette e di tutto quel parco che le case di produzione mi stanno regalando per contorno.

Non mi dilungherò su definizioni e teorie, vi rimando a voci quali “differenze tra fiaba e favola” “legami tra fantasy e fiabe” etc etc.
La mia esperienza è assai articolata quindi la farò semplice e vi parlerò di ciò di cui mi preme parlarvi di più in questo blog, cioè di fumetti. Qui in piccolo mi dilungherò per un attimo nell’aggiornarvi sulle cose più fiabesche in cui sono incappata di recente, per i fumetti saltate alla prossima parte scritta in caratteri più grandi.

Ho recentemente riletto “Il mago di Oz” di Frank Baum e vi posso dire che nonostante il passare degli anni non ha perso nulla del valore che aveva per me anni fa, bello bello. Per chi cercasse qualcosa sullo stesso tema del viaggio riprendo dei grandi classici “I musicanti di Brema“ e ”I sei che si fan strada per il mondo“dei F.lli Grimm (la trovate nella maggior parte delle raccolte sotto il nome di "Fiabe”) e qualcosa di decisamente più “indie” “le avventure di Annibale Zumpapà” di Luca Doninelli edito da Vallardi.

A cosa penso quando penso alle fiabe?I primi nomi a cui penso sono i Fratelli Grimm e Hans Christian Andersen con le loro “Fiabe” e immediatamente dopo all’ adorato Roald Dahl; poi a seguire penso alla Disney-Pixar e ai suoi adattamenti di fiabe popolari altrimenti sepolte da tempo e in ultimo ai recentissimi adattamenti recenti a cose ben più vecchie. Di seguito qualche esempio di adattamenti vari con un che di “Fiabesco” che ho apprezzato.

  • Il grande e potente Oz“ di Sam Raimi,
  • il ben più vintage ”Il mago di Oz“ di Victor Fleming,
  • Beastly“ di Daniel Barnz,
  • The beauty and the beast“ CBS dal 2012 (serie tv americana liberamente ispirata all’originaria fiaba e all’omonima serie televisiva precedentemente prodotta),
  • Once upon a time“ della abc in onda dal 2011 che racchiude in sè un sacco di adattamenti di Disneyana memoria,
  • Alice in wonderland“ di Tim Burton,
  • Peter Pan“ di P.J. Hogan,
  • Hook – Capitan Uncino“ di Steven Spielberg, ”
  • I Fratelli Grimm e l’incantevole strega“ Terry Gilliam (trascurabile se non fosse per il cast), ”
  • La storia fantastica“ di Rob Reiner, ”
  • Biancaneve e il cacciatore“ di Rupert Sanders,  “
  • Cappuccetto rosso sangue” di Catherine Hardwicke;
  • per arrivare a cose meno intuitive quali “
  • Big Fish“di Tim Burton, ”
  • Neverland“ di Marc Forster “
  • La fabbrica di cioccolato” di Tim Burton (notabilissima anche l’altra versione che trovo però più difficile da citare)”
  • Lemony Snicket, Una serie di sfortunati eventi“ di Brad Silberling

e la o alla quasi totalità della produzione di Hayao Miyazaki che pur non ispirandosi direttamente a singole fiabe ne è- a mio giudizio- profondamente intriso.In sostanza abbocco come un pesce alla metà della recente produzione cinematografica, ma quando ci sono in ballo fiabe e fantasy anche se mal mescolate, non posso davvero resistere.

Tra parentesi aspetto con ansiaMaleficent con Angelina Jolie, Il cacciatore di giganti, Hansel e Gretel cacciatori di streghe, e The beauty and the beast con Emma Watson insomma, ci sarà da divertirsi.

Detto ciò passiamo ai fumetti. Sì, le contaminazioni fantasy sono fortissime, ma non è un mistero il fatto che le due cose ultimamente si mischino bene, nè?

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La sesta immagine dall’alto è tratta da “Grimm Fairy Tale” edito in italia da Free Books consigliato a chi ama i fumetti con tante belle “donnine” e in generale v.m.18.

In conclusione credo che le fiabe vadano lette ai bambini, ma trovo che anche a tutte le altre età possano essere bellissime in sè e possano recare spunti davvero felici per storie che di banale hanno davvero poco.
Per oggi è tutto, se voleste approfondimenti singoli o simili provate a chiedere.
P.S. se non trovaste i dati editoriali di questi volumi online o sull’album Picasa che ho creato per questo post scrivetemi e ve li fornirò io.

L.

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